Ecco qualche consiglio per adottare un cane responsabilmente!

Nel corso degli ultimi mesi mi sono occupata molto spesso di cani adottati nel periodo del lockdown dovuto all’epidemia di Covid-19, arrivati presso il campo cinofilo con problemi comportamentali dovuti soprattutto a mancata o errata socializzazione.

Molto spesso, cani adulti con un passato di maltrattamenti e abbandono, cani anziani con problemi fisici, cuccioli abbandonati a pochi giorni di vita, vengono adottati con le migliori intenzioni da famiglie inesperte o che non hanno valutato profondamente le problematiche legate al rapporto con tali soggetti.

Le così dette “adozioni del cuore” sono fatte spesso facendosi guidare, appunto, al cuore e non alla realtà: non tutti i cani vanno bene con tutte le famiglie e non tutte le famiglie vanno bene con tutti i cani.

Il randagismo è una ferita aperta che va contrastata in altro modo; purtroppo un cane che torna due volte in canile ha quasi la certezza di rimanerci per il resto della vita? Questo è importante da ricordare quando si prende un cane: bisogna assumersi la responsabilità del futuro di un essere vivente.

Vediamo insieme come diminuire la possibilità che l’adozione che vogliamo fare possa non funzionare.

Il primo passo per adottare un cane responsabilmente è: valutare!

Importante, infatti, è valutare:

  • Situazione personale
  • Situazione familiare
  • Le proprie conoscenze etologiche

adottare un caneAnalizzare, quindi, con molta onestà la vita nostra e della nostra famiglia: “Sono giovane, la mia è una vita attiva e che probabilmente avrà molti cambiamenti nel corso dei prossimi anni (lavoro, convivenza/matrimonio, figli) avrò tempo e voglia di occuparmi del cane dopo? Ho i soldi per mantenere un cane, vaccinarlo, dargli da mangiare, curarlo? Avrò voglia di dedicare il mio tempo libero al cane? Se vivo in appartamento, sarò in grado di rispettare le regole condominiali? Sono disponibile a farmi aiutare da un educatore o comportamentalista in caso di necessità? Ho mai avuto altri cani? Sono emotivamente pronto? Conosco i miei limiti di sopportazione? Sarò disponibile nei prossimi 15 anni?

Avere delle basi etologiche (cioè di comportamento e bisogni del cane) non vuol dire essere dei veterinari o degli educatori cinofili; ad ognuno il suo compito per il benessere del cane. Avere delle basi, però, può essere utile; un cane ingestibile è l’incubo di ogni padrone (e di ogni cane, che sarà condannato a trascorrere una vita non serena!). Poiché la vita è imprevedibile e le situazioni possono cambiare nel corso degli anni, è buon senso essere in una situazione personale, familiare ed economica ottimale per far entrare un cane nella propria vita. L’amore è importante, ma non dà da mangiare, non cura le malattie dei familiari di cui dobbiamo prenderci cura notte e giorno e non fa smettere il cane di abbaiare o trascinarci al guinzaglio!

Ok, sei sicuro di volerlo adottare un cane? Informati

Chiedi a:

  • Veterinari
  • Educatori
  • Allevatori
  • Volontari

Quali sono le caratteristiche, quali i punti di forza, quali le debolezze di un cane di quella determinata razza (o incrocio)? Oltre ai professionisti, è interessante sentire testimonianze di semplici padroni nella vita quotidiana. Non esistono adozioni di serie A e di serie B: tutti i cani vengono adottati, anche quelli comprati, e bisogna farsi le stesse identiche domande in entrambe le casistiche.

Altri aspetti da considerare per adottare un cane responsabilmente…

  • Le attitudini di razza
  • Storia del cane
  • Scelta del canile/allevamento

consigli per adottare un caneEsistono 10 gruppi di razze con rispettive attitudini: conoscerle è necessario (questo aiuta anche in caso di meticci che hanno comunque delle caratteristiche che fanno capire quale o quali razze ci siano dentro i suoi geni). Non è necessario fare i “crocerossini”: se si hanno situazioni in cui sono presenti bambini piccoli, anziani o situazioni lavorative che costringono a lasciare per molto tempo il cane da solo, non comprate/adottate cani con un passato ignoto o turbolento e di razze di difficile gestione. Optate, per esempio, per cani già adulti, da tre anni in su, perché dopo questa età il carattere del cane si stabilizza.

Infine: non tutti i canili e allevamenti sono uguali; non conoscere la storia del cane, né da dove viene, potrebbe riservare bruttissime sorprese.

Soprattutto, se si hanno dei dubbi è bene consultare chi ha esperienza: un serio percorso preadozione, significa limitare problemi, sia sul proprio cane, sia su noi stessi e sugli altri.

Elena Martelli

Elena Martelli

 

Istruttrice Cinofila

Cave Canem Asd