L’autunno è una stagione che incanta molte persone con i suoi colori caldi, le foglie cadenti e l’atmosfera accogliente. Tuttavia, per alcune persone, l’arrivo dell’autunno può portare con sé un senso di malinconia noto come “mal di autunno”. Ma cos’è il mal di autunno, perché colpisce le persone e come possiamo combatterlo con buone abitudini?
Cos’è il Mal di Autunno?
Il mal di autunno, noto anche come “blues autunnale” o “depressione stagionale”, è un disturbo dell’umore legato al cambio di stagione dall’estate all’autunno. Si manifesta con sintomi come tristezza, stanchezza, apatia, perdita di interesse nelle attività quotidiane e un generale senso di malcontento. Questo fenomeno è spesso attribuito a diversi fattori.
Perché Colpisce le Persone?
- Cambiamenti Ormonali: Il mal di autunno è legato ai cambiamenti nella luce solare e alla diminuzione delle ore diurne. Questi cambiamenti possono influenzare la produzione di ormoni come la melatonina, che regola il sonno e il ritmo circadiano, e la serotonina, che influenza l’umore. La riduzione della luce solare può portare a una produzione eccessiva di melatonina, causando sonnolenza e stanchezza.
- Fattori Ambientali: La diminuzione della temperatura, la crescita delle giornate più corte e la riduzione delle attività all’aperto possono influenzare il benessere psicologico. La mancanza di esposizione al sole può portare a una carenza di vitamina D, che è essenziale per il nostro umore.
- Cambiamenti Nello Stile di Vita: L’estate spesso porta a un aumento delle attività sociali, del tempo trascorso all’aperto e delle vacanze. Il ritorno alla routine quotidiana e il contatto sociale ridotto possono contribuire alla sensazione di malinconia.
Alimentazione per il Benessere Autunnale: Nutri il tuo Corpo per Combattere il Mal di Autunno
Le giornate autunnali spesso portano con sé un senso di malinconia, ma scegliendo con saggezza gli alimenti giusti e considerando l’uso di supplementi mirati, è possibile affrontare al meglio questo periodo.
Una strategia efficace consiste nel selezionare cibi che favoriscano la produzione interna di serotonina, comunemente nota come “ormone del buonumore”.
La serotonina deriva dall’aminoacido triptofano, essenziale per la sintesi proteica e abbondante in vari alimenti come legumi (fagioli e soia), pollame, pesce (come merluzzo, salmone e persico), parmigiano, albume d’uovo e semi come zucca, sesamo, chia e girasole.
Tuttavia, affinché il triptofano possa essere convertito con successo in serotonina, è necessario l’apporto di alcuni micronutrienti chiave, tra cui le vitamine B3, B6, B9 e C, e i minerali ferro, calcio, zinco e magnesio.
Ecco dove puoi trovare questi preziosi alleati del benessere nella tua alimentazione.
Vitamine:
- La vitamina B3 può essere ottenuta direttamente da alimenti come pollo, tacchino, crusca di frumento, spinaci, arachidi, fegato di manzo, lievito di birra e pesci come salmone, pesce spada e tonno.
- La vitamina B6 è abbondante in legumi come i ceci, carne (soprattutto bianca), pesce e in alcune frutte (escludendo gli agrumi). Gli agrumi, invece, sono una fonte eccellente di vitamina C, insieme a peperoni rossi, uva, kiwi, broccoli e cavolfiori.
- La vitamina B9 si trova in alimenti come fegato di manzo, spinaci, asparagi, cavoletti di Bruxelles, lattuga, avocado e piselli.
Minerali:
- Il magnesio, oltre a sostenere la sintesi della serotonina, è presente in abbondanza nella frutta secca, come mandorle, pistacchi, anacardi, e anche in legumi come fagioli e soia, nei cereali integrali come il riso integrale e persino nel cioccolato fondente, che è anche ricco di ferro.
- Il ferro è abbondante nel fegato e nelle frattaglie, ma lo si trova anche in molluschi come ostriche e vongole, oltre al tuorlo d’uovo. Fonti vegetali di ferro includono legumi come ceci e lenticchie, cereali integrali e verdure a foglia verde.
- Lo zinco, un altro micronutriente essenziale per la sintesi della serotonina, è presente in carne, ostriche, funghi, cacao e frutta secca.
- Il calcio è abbondante nel latte e nei suoi derivati, in particolare nei formaggi, yogurt e altri prodotti fermentati.
Quando l’Alimentazione non è Sufficiente: Il Ruolo delle Piante Adattogene e degli Integratori
Nel caso in cui una dieta equilibrata non sia sufficiente a contrastare il mal di autunno, possiamo trovare un valido supporto nelle piante adattogene.
Queste piante sono tradizionalmente note per la loro capacità di aumentare la resistenza dell’organismo e di prevenire e attenuare i disturbi causati dallo stress.
Due piante adattogene particolarmente efficaci sono il Panax ginseng e l’Eleutherococcus senticosus. Le radici di queste piante sono rinomate per le loro proprietà rivitalizzanti e rafforzanti, rendendole utili nei momenti di affaticamento e debolezza. Inoltre, le parti sotterranee di queste piante si sono dimostrate efficaci nell’aumentare la capacità lavorativa e la concentrazione mentale, oltre a essere un valido aiuto durante la convalescenza.
Oltre alle piante adattogene, esistono altri integratori che possono offrire beneficio in periodi di mal di autunno.
La creatina, ad esempio, è un amminoacido non proteico che funge da fonte di energia durante sforzi anaerobici, rendendola utile per sostenere le prestazioni fisiche durante l’attività sportiva. Gli amminoacidi ramificati, tra cui leucina, isoleucina e valina, sono utili per migliorare le prestazioni fisiche durante l’attività sportiva.
Queste opzioni, sia le piante adattogene che gli integratori specifici, possono essere considerate quando l’alimentazione da sola non è sufficiente a contrastare i sintomi del mal di autunno.
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