L’acqua è quantitativamente il componente predominante dell’organismo umano, infatti rappresenta circa il 60% del peso di un adulto. è un nutriente essenziale poiché la quantità di acqua prodotta con il metabolismo non è sufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero.

L’acqua garantisce il corretto svolgimento di molte funzioni fondamentali

  • è il solvente delle reazioni metaboliche e come tale ha la funzione di sciogliere e trasportare i principi nutritivi in tutte le cellule;
  • regola il volume cellulare è la temperatura corporea attraverso la sudorazione;
  • contribuisce alla eliminazione delle scorie attraverso le urine;
  • è fondamentale nel sangue non solo perché è il principale elemento del plasma ma anche perché ha la funzione di regolare nel volume e la fluidità e di conseguenza la circolazione sanguigna.

Importanza-di-bere-acquaLa stima reale del fabbisogno di acqua è molto difficile, soprattutto perché le perdite che vengono definite “insensibili”, legate cioè all’evaporazione attraverso la cute e i polmoni, possono variare in misura considerevole. I LARN (livelli di assunzione giornalieri di energia e nutrienti per la popolazione italiana) stabiliscono che il fabbisogno giornaliero di acqua espresso in litri si calcola in base al peso corporeo in kg che va moltiplicato per 0,03. Ciò significa per esempio che per una persona che pesa 60 kg corrispondono 1,8 litri di acqua al giorno, da questo valore dobbiamo togliere l’acqua endogena e l’acqua ricavata dai cibi per un totale di circa 0,4 – 0,6 litri di acqua da bere nell’arco della giornata per quella persona.

Tutto questo vale in condizioni di normalità ma in caso di febbre, vomito o diarrea, caldo eccessivo o permanenza a lungo in luoghi affollati, oppure in caso di attività fisica il quantitativo idrico va aumentato di almeno 300 500 millilitri al giorno.

Particolare attenzione deve essere rivolta al bambino e all’anziano. I bambini sono a rischio disidratazione a causa della maggior quantità di acqua corporea per unità di peso (fino al 77%), del turnover di acqua più veloce e della ridotta capacità dei reni di eliminare il carico di soluti derivante dalle proteine. Gli anziani invece hanno il problema che lo stimolo della sete controllato dall’ipotalamo si può attenuare con l’avanzare dell’età e quindi rischiano di bene meno del necessario.

In realtà una certa disidratazione cronica è molto comune e spesso il senso di sete risulta affievolito anche nei giovani per cui possiamo identificare qualche stratagemma che ci aiuti a bere di più. Il senso di sete andrebbe anticipato più che assecondato, così per ricordarci di bere potremmo portare sempre con noi una bottiglietta di acqua e posizionarla in bella vista. Per gli amanti della tecnologia, e perché l’importanza di una corretta idratazione è nota a tutti, esistono anche delle App dedicate!

Il modo migliore per idratarsi è bere acqua in piccole quantità durante tutto l’arco della giornata perché una grande quantità d’acqua assunta in un unico momento viene velocemente eliminata attraverso i reni.

Ricordiamoci che un bicchiere d’acqua bevuto prima del pasto contribuisce ad aumentare il senso di sazietà!

tisane per integrare acquaInoltre alcuni cibi contribuiscono attivamente alla nostra idratazione: quindi non facciamoci mancare frutta e verdura freschi, minestrone, brodo e altri alimenti ricchi di acqua; all’acqua stessa possiamo semplicemente aggiungere alcune gocce di limone che ne aumenta il potere dissetante!

Ottimale anche il consumo di tisane e infusi, disponibili in una pressoché infinita varietà di aromi e spesso anche dotati di interessanti attività biologiche (tisane che ci aiutano a dormire, a digerire, addirittura ad abbronzarci!), con l’unica attenzione agli zuccheri che vi aggiungiamo, proviamole prima senza aggiungere niente!

Dott.ssa Alessandra Basiletti

Dott.ssa Alessandra Basiletti

 

Dottore in farmacia 

Responsabile del settore farmaco